Fiano: l’uva amata dalle api
Il Vitigno Fiano è un vitigno storico di origini greche. Deve il nome, come il vino stesso, all’antico nomignolo apianum (“vite amata dalle api per la sua dolcezza”) che nel corso delle trasformazioni linguistiche è diventato afianum e poi fianum.
Inizialmente vinificato in dolce e frizzante, in epoca moderna il Fiano è stato trasformato nel più pregiato vino secco e corposo.
Nel 1978 il Fiano ha ottenuto la denominazione d’origine controllata. Nel 2003 ha raggiunto la definitiva consacrazione con la denominazione d’origine controllata e garantita.
La produzione del Fiano
Il Fiano è prodotto nei comuni di Aiello del Sabato, Atripalda, Avellino, Candida, Capriglia Irpina, Cesinali, Contrada, Forino, Grottolella, Lapio, Manocalzati, Mercogliano, Montefalcione, Monteforte Irpino, Montefredane, Ospedaletto d’Alpinolo, Parolise, Pratola Serra, Salza Irpina, San Michele di Serino, S. Potito Ultra, S. Angelo a Scala, Santa Lucia di Serino, S.Stefano del Sole, Sorbo Serpico e Summonte.
Caratteristiche del terreno
- Caratterizzato dalla presenza dell’argilla (anche il 50% della terra fina) con scarsa presenza di scheletro siliceo-calcareo anche se spesso frammista a limo o sabbia. Tale ricchezza d’argilla costituisce un fattore molto positivo per la viticoltura poiché contrasta i periodi di siccità estiva con una maturazione più regolare dell’uva ed un suo buon contenuto di acidità fissa.
- Reazione: neutra o sub-alcalina (max pH 8,02).
- Modesto contenuto in calcare.
- Scarsa presenza di humus, sostanza organica in generale (meno del 2%) e azoto (0,5-2,46 g/kg). Anche il fosforo assimilabile è scarso (21-70 mg/kg di anidride fosforica), mentre sono abbondantemente rappresentati potassio (250-980 mg/kg di ossido di potassio) e magnesio scambiabile magnesio (110-940 mg/kg).
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