vini irpini

Nella vinificazione in bianco, durante la fermentazione, non c’è alcun contatto tra mosto e vinacce, eliminate nelle fasi precedenti. Poiché i pigmenti sono localizzati nelle bucce, è sufficiente eliminarle dal mosto per ottenere un vino bianco anche a partire da uve rosse.

Lo staff di Crypta Castagnara esegue la raccolta e il trasporto delle uve a bacca bianca, dalla vigna alla cantina di Grottolella, con molta cura, data la delicatezza della materia prima. Per lo stesso motivo, l’eliminazione delle vinacce è realizzata quasi immediatamente con la pressatura soffice delle uve, che sostituisce la pigiatura e la sgrondatura. I grappoli sono introdotti nella pressa idraulica orizzontale, recipiente con la parete forata o fessurata. All’interno, una camera d’aria viene gonfiata, permette la compressione delicata degli acini, con la fuoriuscita di un mosto molto fine, mentre raspi, bucce e vinaccioli restano dentro la pressa e sono eliminati.

SCONTO SUL VINO CAMPANO

Dopo i consueti trattamenti e le eventuali correzioni del mosto, la fermentazione è realizzata a una temperatura inferiore a quella della vinificazione in rosso, intorno ai 18-22°C, per garantire le migliori doti di finezza dei profumi e dei sapori del vino bianco, più soggetto alle ossidazioni. Fermentatori a doppia parete con scorrimento di una soluzione refrigerante, permettono ai lieviti di trasformare lentamente gli zuccheri; nel momento in cui si ritiene che abbiano concluso il loro compito, si procede con il travaso.

Greco di Tufo, Falanghina, Fiano di Avellino

Se si vogliono ottenere vini bianchi di maggior personalità e destinati ad evoluzione, come il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino e la Falanghina, la vinificazione in bianco viene preceduta da una macerazione pellicolare di qualche ora a contatto con le bucce, per permettere l’estrazione di pigmenti e sostanze odorose.

Per evitare qualunque danno alla qualità del mosto, si raffredda intorno a 8-10 °C, per scendere fino a 0-2 °C nella criomacerazione, o macerazione a freddo degli acini interi. Il congelamento provoca un aumento del volume dell’acqua, che causa la rottura delle cellule dell’acino; questo facilita l’estrazione delle sostanze durante la successiva pressatura. La criomacerazione è usata anche per ottenere vini rosati come il Cretarosa di Crypta Castagnara.